Francesco Ciccotti si racconta. Abbiamo raggiunto il fotografo e architetto italiano reduce dal progetto “Panoramicamente” per chiedergli qualcosa di più su questa significativa esperienza artistica.
Un anno di tour : come si è approcciato alle tue opere il pubblico che le ha visionate? Soddisfatto?
“Beh io sono soddisfatto…se lo sono anche i visitatori, bisognerebbe chiedere a loro…
Comunque a giudicare dalle numerose recensioni che hanno lasciato sul quaderno visitatori alla fine dei percorsi espositivi, direi proprio di sì…e a dirla tutta, la cosa più sorprendente è stata quella di aver ricevuto tanti complimenti anche dai bambini che si sono trovati ad accompagnare i propri genitori…con tanto di recensioni scritte e firmate :)”
Che cosa pensi si ricorderanno delle tue opere i visitatori di “Panoramicamente” ? Cosa hai secondo te lasciato e regalato a tutti loro?
“Spero di avergli lasciato un nuovo stimolo…quello di avergli suggerito di guardare le cose da un altro punto di vista…che non sia semplicemente spostato dal proprio abituale…ma che sia allargato il più possibile…a tutto tondo.”
Sappiamo che in primavera il progetto approderà per la prima volta nel nord Italia. Temi la severità del giudizio artistico di Milano e dintorni? Oppure sarai accolto calorosamente come lo sei stato al sud? Insomma….confessa paure e speranze da Autore.
“Penso che il confronto dovrebbe essere desiderato e cercato da ognuno di noi. Da quando sono diventato adulto, non ho mai temuto il confronto, di nessun genere, anzi, credo che l’opinione degli altri bisogna meritarsela, soprattutto se è severa…purchè sia sincera, tantopiù se il giudizio viene da chi dimostra di saperne più di te. Al contrario, invece, penso che uno dei grandi problemi di questa società sia la mancanza di sincerità ed obiettività. Sembra che tutto ciò che viene apprezzato o disprezzato, lo sia per proprio tornaconto. E si assiste sempre più spesso ai vari “Mi piace” di scambio, ossessivo e compulsivo, piuttosto che ad un parere pertinente e sincero.
Questo fenomeno è meno presente laddove il giudicante investe soldi o energie per giudicare. Perchè si è dovuto muovere con i propri mezzi, mosso da una sua passione e investe il proprio tempo…in ultimo perchè non ha legami diretti con l’autore che espone e quindi, con e senza competenza, si esprime molto più sinceramente di quanto lo farebbe in una cerchia di conoscenze reali e soprattutto virtuali.
Quindi da autore, la mia speranza è che si vada verso una società sempre più libera, sempre meno insicura…dove le persone possono dare le loro preferenze a chi merita e non a chi da loro in qualche modo dipendono, o credono di dipendere. Questa evoluzione, senza dubbio, farebbe innalzare il nostro livello di merito, perchè farebbe certamente migliorare ll nostro impegno e le nostre prestazioni.
Per chi volesse acquistare le tue opere, quali sono le quotazioni e a chi ci si deve rivolgere?
“Le quotazioni che sono state effettuate da alcuni esperti del settore, spaziano dagli 800,00 euro ai 5.000,00 euro, a seconda dell’opera e dalla tiratura scelta. Inoltre, ho da pochissimo realizzato anche opere in piccolo formato sempre in tela e con telaio di 4 cm. di spessore, che sono di grande effetto decorativo, soprattutto se esposte a trittico e che sto proponendo ad un prezzo davvero interessante, intorno ai 200,00 euro.”
“Un anno di”: in poche parole, cosa ha rappresentato per te il primo anno di “Panoramicamente tour”, il 2015?
“Quello che ha rappresentato per me questo anno di “PanoramicaMente”, è soprattutto il prezioso feed back che ho ricevuto dai molti visitatori che hanno potuto vedere le mie opere e che si sono espressi nelle più svariate maniere. A questo proposito, è stato molto gratificante per me, constatare che tante persone che avevano già visitato la Mostra, sono tornate più volte, in più riprese, con altri amici e parenti, per voler condividere anche con loro la stessa esperienza già vissuta da loro stessi con grande entusiasmo.
Speranze per questo 2016 appena iniziato?
“La più grande speranza che ho è quella di assistere ad un cambio di rotta sociale, un cambiamento decisivo atto a migliorarci tutti. Mi piacerebbe assistere ad un cambiamento di atteggiamento dell’uomo verso la propria specie e verso la natura tutta, che sia più altruista e responsabile, meno concentrato su se stesso e meno in competizione con gli altri. Mi piacerebbe vedere una società in crescita culturale nella sua complessità e non orientata alla ricerca della perfezione degli stereotipi…stessi vestiti, stessi programmi televisivi, stessi commenti da stadio, stessi cibi, stesse auto e stesse vite.In tutto questo, spero e credo che l’Arte dia il proprio contributo e forti stimoli riflessivi…e possa aiutare ad essere liberi.
Per concludere quindi, per il futuro, mi auguro di poter riuscire a dare il mio piccolo contributo con stimoli positivi e mai banali.