l’intervista: A tu per tu con Nesli impegnato nel suo “Andrà tutto bene” tour.
Un anno molto intenso, il 2015, per Nesli,all’anagrafe Francesco Tarducci. La sua partecipazione a Sanremo con il brano “Buona fortuna amore” ha siglato definitivamente la sua svolta cantautorale, dopo un passato hip hop. Dietro a questa naturale evoluzione dell’artista, fratello del rapper Fabri Fibra c’è anche un disco, “Andrà tutto bene”, prodotto da Brando per l’etichetta Go Wild Music- Universal Music. Un album a tratti delicato a tratti ruvido, un avvicendarsi di pugni e carezze un po’ come è la vita. E adesso per Nesli è tempo di tour. Una serie di date, che celebrano dal vivo quest’ultimo lavoro
In scaletta ci saranno tutti i brani del nuovo album, ma anche canzoni del suo repertorio rivisitate in chiave electro (non mancheranno “La Fine” e “Dimentico Tutto”). Sarà uno spettacolo completo, in cui il poeta punk alternerà momenti più rock a ballate romantiche. Sul palco insieme a NESLI ci saranno cinque musicisti (due chitarre, basso, batteria e tastiere/synth/campionatori). Gli chiediamo di raccontarci qualcosa di più su questo tour. E’ stata una bella chiaccherata, costruttiva. Nesli è molto alla mano e racconta con grande passione il suo essere arrivato, artisticamente parlando, proprio nel punto esatto in cui voleva essere.
Com’è questo tour?
“Ogni concerto è una bomba, imperdibile e indimenticabile. Più di un’ora e mezza di musica. Il consiglio è di non mancare assolutamente. Perché è uno spettacolo in cui c’è di tutto, il rock’ n’roll, ballate d’amore, parentesi rap. Mi sto accorgendo tra l’altro che ballano più spesso le mamme dei figli.”
Nonostante la svolta artistica nel tuo mondo continua a trovare spazio anche il rap?
“Assolutamente sì, durante i concerti ci sono momenti dedicati al mio passato musicale. L’hip hop continua a piacermi come idea, come mentalità. Abbiamo riprodotto e riarrangiato con i musicisti i pezzi del mio passato artistico. Sono molto soddisfatto, era quello che volevo.”
Cosa ti ha lasciato l’esperienza di Sanremo?
“Un sacco di bei ricordi, è un’ esperienza unica e impareggiabile. Ho sempre voluto farla e lo rifarei altre mille volte.”
A proposito, “Andrà tutto bene” è tra i dischi più venduti di Sanremo 2015. Ti aspettavi questo largo consenso sanremese dopo il tuo cambio di rotta artistico?
“Sanremo sono riuscito a vivermelo al massimo. Ed è andata bene. Già partecipare al Festival è molto difficile, ed è altrettanto difficile cercare di non uscirne con le ossa rotte. Ho fatto una bella figura e ho dimostrato che quello che volevo essere forse è davvero la strada giusta da percorrere.
Quest’anno hai preso parte anche al concerto del primo maggio a Roma. Un 2015 pieno di emozioni, cosa ti manca per fare l’en plein?
“Aggiungo anche che il 28 maggio sarò in piazza Duomo a Milano al concerto di Radio Italia. Per fare l’en plein comunque mi basta continuare a suonare. Questa è la musica che volevo fare, quello che sono davvero e le cose che mi stanno capitando credo siano la riprova che finalmente sono sul binario giusto.”
I tuoi testi, sono sempre autobiografici?
“Quello che scrivo è tutto autobiografico, lo specchio della vita. Non mi piace la musica che ha scadenza o che tratta sempre le stesse tematiche, chiusa in se stessa.”
Durante il tuo cammino a un certo punto hai incontrato Brando cosa significa per te questo connubio professionale?
“Lui e la sua squadra mi hanno dato l’opportunità di fare quello che sto facendo adesso, realizzare il disco e intraprendere un nuovo percorso. Per me è un grande amico, un punto di riferimento. Mi ha aiutato ad esprimermi per come sono. L’unico forse che mi ha capito dal punto di vista artistico.”
In passato non ti era mai capitato questo tipo di collaborazione?
“Il mio passato è costellato di persone e incontri sbagliati. Impiegavo il doppio della fatica per poi non riuscire ad ottenere i risultati sperati. Comunque del mio passato non rinnego niente, rifarei tutto quello che ho fatto, anche soltanto per capire quello che volevo. Io sono più per provare e dire che una cosa non mi piace piuttosto che affermarlo a priori.”
Andrà tutto bene è un po’ il mantra che ci si ripete quando in realtà va tutto male, quindi questo album è stato concepito quando andava tutto male?
“Andava tutto male,in effetti. Andare via dalla mia predente etichetta,mi è costato molto in termini di tempo e di risorse. Costa un sacco di soldi la libertà, ma in questa vita vale tantissimo e ancor di più in questo mestiere. Lungo la strada ho perso amici e fidanzate per concentrarmi su questo lavoro.”
E adesso è ancora così difficile questo mestiere?
“Adesso non mi interessa più di niente. Ho raggiunto più consapevolezza del mio lavoro con i miei 34 anni. E’ stata una difficile conquista.”
PROSSIME DATE DEL TOUR
20 FIRENZE – OBIHALL
21 PADOVA – GRAN TEATRO GEOX
22 RIMINI – VELVET
I biglietti per tutte le date saranno in vendita dalle 16:00 di venerdì 6 marzo su www.livenation.it e www.ticketone.it. Per maggiori informazioni Live Nation Italia (02.53006501 – info@livenation.it – www.livenation.it )